Isolabella

Isolabella di Taormina

“Null’altro che un paesaggio”, dice Maupassant, “ma un paesaggio in cui si trova tutto ciò che sulla terra sembra fatto per sedurre gli occhi, lo spirito e l’immaginazione”. Altre parole non avrebbero potuto descrivere meglio la sensazione che si prova giunti all’Isola Bella, riserva naturale e “Perla dello Ionio”. Si tratta di uno scorcio di natura incontaminato, incastonato tra il mare e la terra ferma e collegato a quest’ultima da una sottile lingua di sabbia, la cui forma viene continuamente modellata dalle correnti e dalle maree. Ricca di fauna, esemplari floristici unici al mondo, fondali marini che custodiscono preziosi relitti di navi e reperti archeologici. La riserva è fruibile tutto l’anno, grazie al dolce clima mediterraneo che consente piacevoli soste al sole da Febbraio fino a Novembre. Da non perdere le escursioni in barca alle grotte marine del capo S. Andrea organizzate proprio dai barcaioli dell’Isola Bella. Consigliabile la visita all’interno dell’Isola: telefonando ai numeri che appaiono nel cartello esposto sul cancello innanzi all’isola, per prenotarne la visita guidata. La spiaggia è dotata di stabilimenti balneari (oltre che di spiaggia libera), bar, ristoranti e, per gli  amanti delle immersioni di un  Diving Center.

Alcantara

Alcantara

Le gole dell'Alcatara

Si tratta di uno dei fenomeni naturali più straordinari dell'intera Sicilia: orrida e selvaggia, la gola larga pochi metri, profonda oltre 20 è solcata dalle acque del Fiume Alcantara che scorre attraverso due magnifiche pareti di prismi basaltici variamente modellati. Di grande suggestione è la facile risalita di un tratto di circa 150 metri, in uno dei segmenti più belli delll'intero complesso. Le Gole, situate nel territorio del comune di Motta Camastra, sono veri e propri canyon di lava basaltica, formatosi in seguito a varie eruzioni da parte dei vari crateri periferici dell'Etna e modellati dall'azione erosiva dello scorrere del corso d'acqua nei millenni. Alcune migliaia di anni fa, in epoca preistorica, il fiume Alcantara non c'era, al suo posto scorreva un altro corso d'acqua. Questo fiume "pre-alcantarino" accolse la lava dei crateri eccentrici dell'Etna. Il magma, di tipo basaltico, era assai fluido, si incanalò facilmente nel letto del fiume e rapidamente giunse al mare. La lava che si immergeva nell'acqua dell'antico fiume si raffreddava repentinamente. Ciò produsse una particolare manifestazione litologica: i colonnari basaltici, la cui forma a prisma è dovuto al rapido raffreddamento della lava vulcanica. Per visitare le Gole è consigliabile equipaggiarsi di stivaloni che si possono noleggiare in loco per proteggersi dalle acque gelide. Il sito è dotato di ampio parcheggio, bar, ristorante e modernissimi ascensori che portano sul greto del fiume proprio all'ingresso delle gole. In alternativa si può accedere alle gole anche attraverso un ingresso comunale (gratuito).

Etna

Etna

A Muntagna

L'Etna, quella che i siciliani chiamano “u Mungibeddu”, la montagna che lambisce le stelle, è collocata tra Catania e Messina, al centro di un triangolo composto dalle valli dei fiumi Simeto a sud e Alcantara a nord, e dal tratto di costa ionica che va da Riposto a Catania. L’elemento che più colpisce, oltre i suoi 3340 km d’altezza e la costante attività eruttiva, è vedere la sua cima che dista dal mare soltanto poche decine di chilometri. In poco più di mezz’ora d’auto, si passa infatti dal mare all’alta montagna, dalla spiaggia ai boschi, dal sapore del pesce a quello dei funghi, dagli sport acquatici a quelli invernali. L’impareggiabile varietà ambientale del territorio del vulcano è tutelata dal Parco Regionale dell’Etna, istituito nel 1987, che si estende dalla cima del vulcano alle zone collinari sulle pendici. Al suo interno è possibile compiere escursioni e seguire i vari percorsi natura. La flora dell'Etna è costituita da faggi, lecci, betulle, pini, querce, castagni ed inoltre, in mezzo alle colate laviche si possono trovare anche fertilissime “dagale” coltivate a frutteti (mele, ciliege, pere, mandorle, nocciole) o a vigneto e uliveto. Forte e peculiare si rivela essere l’influenza dell’Etna sulla sua gente. La convivenza con il vulcano ha modellato un rapporto d’amore e odio, timore e rispetto tra gli abitanti dei piccoli borghi montani e l’imponente mole del gigante. Nonostante le continue minacce, infatti, il popolo dell’Etna sarà sempre devoto al fertile suolo vulcanico che da millenni provvede a sfamare le famiglie dei contadini, un amore che persino il visitatore esterno potrà percepire una volta sul luogo. Le Grotte dell’Etna Le grotte dell’Etna si sono generate per mezzo delle numerose eruzioni vulcaniche. L'emissione di lava dall’Etna e la sua fluidità infatti, sono le condizioni che hanno permesso la loro formazione nei pressi del territorio vulcanico. Alcune di queste sono visitabili percorrendo i vari sentieri natura che il vulcano offre; tra le più conosciute: la Grotta degli Archi in territorio Biancavilla; la Grotta di Monte Nunziata in località Bronte; la Grotta delle Palombe, sul versante sud, vicino Nicolosi,; la Grotta dei Lamponinei pressi di Castiglione di Sicilia; la Grotta del Santo nei pressi di Adrano; la Grotta del Gelo in territorio Randazzo; la Grotta di Cassone in Piano del Vescovo, vicino Zafferana Etnea.

Taormina

TAORMINA

La perla dello Ionio

Nota località turistica, magicamente protesa verso lo Ionio da un terrazzo che poggia su ripide pareti verticali e che interrompe gli aspri rilievi che strapiombano sul mare e formano i promontori di Taormina, S.Andrea, Castelluccio e dell'Isola Bella. Famosa per il suo grande scenario di bellezze naturali, conserva un considerevole patrimonio storico artistico che annovera, tra l'altro, il grande Teatro greco - romano, le Terme, il Castello medievale, la Cattedrale, numerose chiese ed altrettanti palazzi nobiliari. Da visitare anche la stazione ferroviaria, nella quale Roberto Benigni ha ambientato e parzialmente girato il "Piccolo Diavolo". Moltissime e di prestigio le manifestazioni che vi hanno luogo durante l'estate.